sabato 31 gennaio 2015

"LO SPAZIO DELLE VARIANTI"

Che cos'è l'uomo, quando ci pensi, se non una macchina complicata e ingegnosa per trasformare, con emozioni infinite il proprio pensiero dando sfumature allo stato d'animo. così nello spazio della fantasia creativa, mi esprimo dando una variante alla carta trasformandola con le mie mani, in una opera d'arte.





domenica 1 settembre 2013

"LA STREGA DELLE ROSE"

"Le spine tramutate in corallo incoronano una Siciliana strega,una freccia le trafigge il cuore illuminandole l'intreccio misterioso del suo corsetto,il sangue rosso scorre nella vaporosa gonna trasformandola in tanti petali di rose....







“L'ULTIMA LUCE DELLA SERA"

 abito nero e oro con veletta di pizzo nera, ispirato al seicento dove nasce la storia di Isabella una giovane donna Siciliana  che viene venduta dai genitori a un vecchio barone per riscattare la famiglia dai debiti. Lei si ribella a tutto perché innamorata di uno spagnolo  ma la minaccia del padre la rende fragile, e costretta a sposare il barone, reprimendo ogni bellezza si nasconde  nelle stanze del palazzo con la speranza di rivedere un giorno il suo amato Carlos.  




“ISOLA BELLA"

Abito sfumato di cipria, dal corpetto turchese sprigiona in me questa ispirazione osservando da uno scorcio ricoperto da un rampicante in fiore  la bellezza del mare agitato, che si scontra con le rocche dell’isola bella formando una frizzante schiuma dai colori rosati dell’aurora.







"NOTTURNO"

abito nero e argento dal colpetto di carta di giornale  indossando un giorno un particolare profumi dalle note di inchiostro nasce in me un’ispirazione regalando così al NASO MEO FUSCIUNI  questa opera di carta dove viene accompagnata da una magica favola tra streghe e principesse  siciliane.

martedì 23 aprile 2013

Biografia 

SALVATORE CUSIMANO: NATO TRA CULTURA PROFUMI E COLORI, NELLA SPLENDIDA CITTÀ DI PALERMO, NEL DICEMBRE DEL 1980.

Sono cresciuto in una famiglia folle. Sì, perché folli sono stati i miei genitori che hanno deciso di mettere al mondo cinque figli (quattro ragazzi e una principessa), trasformando la casa in una specie di manicomio in cui ci si divertiva molto e dove sembrava che ciascuno stesse facendo una cosa diversa, quando in realtà tutti facevano la stessa cosa - come in un film di Pedro Almodovar. Crescendo, mi accorgevo di avere una sensibilità profonda e sottile: che mescolava le energie dell’anima e della mia terra, facendomi vivere così in un mondo tutto mio e dove, perdendomi nell’universo delle mie fantasie, mi ritrovavo poi nello spazio delle mie idee facendo in modo che ogni cosa diventasse materia.  - le circostanze purtroppo non mi hanno permesso di continuare gli studi - il mio spirito libero ma sempre in cerca di emozioni mi ha spinto, all’età di diciassette anni, a trasferirmi a Roma: per un futuro diverso che la mia Palermo non poteva offrire. E là, ho avuto la fortuna di conoscere gente di ogni tipo: artisti e aristocratici, persone intriganti e figure di alcuno spessore. Così, ho avuto anche la possibilità di osservare la parte cruda della vita: ma tutto mi ha arricchito, non solo culturalmente. Sempre a Roma - Piazza delle Tartarughe, marzo del 2004 - partecipo a una festa privata, dove conosco uno stilista. Per la comune sicilianità, credo, siamo attratti l’uno dall’altro. Nel 2006, mi coinvolge in un suo cambiamento di vita e ci trasferiamo a Taormina, sua città natale - anche per me, così, una specie di ritorno alle origini. A Taormina dove, dal 2006, sono responsabile della Boutique Le gatte.

In questa rinnovata dimensione, sempre più spesso, sento la necessità di esprimere la mia sensibilità artistica creando abiti di carta che abbiano - ciascuno nel suo specifico - una storia da raccontare, una musa ispiratrice. Ognuno di questi abiti è fatto interamente a mano, grande al vero - e non poche sono le ore che un tale lavoro possa richiedere come, chi lavora nella couture, ben sa! Pure, il risultato mi ripaga ampiamente di tanta fatica - tanto che molte di queste creazioni vengono esposte in location di prestigio.
Ogni cosa che faccio, comunque, la faccio con buon umore: concentrando tutta l’energia nelle mie mani e caricando tutte le mie opere di positive atmosfere, tra candele accese, incenso e musica lirica. Mi piace essere tante cose diverse in una persona sola. Dicono di me che sono accattivante, che sono un seduttore, passionale e selvaggio, carismatico e spirituale… con un’anima ribelle e vanitosa… Beh! dicono di me tante cose: che sono un artista, che sono anche strano. Ma del resto, l’unica cosa che io so è che, almeno, sono umano: che ho bisogno dell’approvazione della gente, dell’amore degli altri, di piacere; che ho bisogno di trasmettere e dare emozione perché io sono ancora capace di emozionarmi.Il mio sogno nel cassetto…? Recitare a teatro, in una compagnia seria dove sentirmi libero di indossare ogni ruolo in un mondo non reale.